Ecco i vincitori di Cortisonici 2025

Si è chiusa sabato 5 aprile davanti a un Cinema Nuovo tutto esaurito la ventiduesima edizione di Cortisonici. 6 i film in gara nella serata, 3 i premi assegnati al termine delle proiezioni oltre a una menzione speciale.

Il premio Ronzinanti, assegnato dall’associazione Cortisonici è andato a Yes, della regista estone Madli Lääne. Questa la motivazione: “Trasformare un terminal in un labirinto esistenziale può sembrare un bel salto nel vuoto. Ma con leggerezza surreale e geometrica eleganza YES! ci invita a perderci tra i vicoli ciechi della modernità. E alla fine, sbagliare... forse è la rotta giusta, o forse non pensare, o forse semplicemente provare ad esser felici. O forse no”.

Il premio del pubblico per la prima volta è stato assegnato ex aequo a due corti in gara che hanno chiuso in perfetta parità. Si tratta di
- The exchange della regista spagnla Amaia Yoldi;
- Mercato Libero del regista italiano Giuseppe Cacace.

Il premio della giuria (quest’anno curata dai direttori del festival Short Out Odoardo Maggioni e Luca Massimo Garavaglia) è stato assegnato a:

  • The man who could not remain silent del croato Nebojša Slijepčević

Per la sua capacità di costruire, in soli 14 minuti, una tensione palpabile che coinvolge completamente lo spettatore, attraverso una tecnica impeccabile, al completo servizio di un racconto ricco di sfumature tragiche ed emotive.

Per la sua regia precisa e i movimenti di camera lenti ed eleganti, che creano un'atmosfera di attesa e ansia costante, anche all'interno della claustrofobica location di un treno immobile.

Per la sua scrittura stratificata, che crea personaggi profondi e complessi, rivelandone la natura attraverso scelte intelligenti che sorprendono, in particolare nel graduale svelamento del vero protagonista della storia.

Per la fotografia, ricercata e profonda, che arricchisce ulteriormente l'esperienza visiva, trasformando la staticità del treno in un microcosmo di emozioni e riflessioni.

Per un cortometraggio incredibilmente affascinante che, con grande maestria, solleva interrogativi universali sul coraggio e sull'umanità, invitando lo spettatore a interrogarsi su cosa significhi non restare in silenzio di fronte all'ingiustizia, e su quale prezzo siamo disposti a pagare per difendere ciò che è giusto.

La giuria ha anche assegnato una menzione speciale a:

  • Golden Shower della regista brasiliana Stella Carneiro

per la sua capacità di raccontare con ironia irriverente una storia apparentemente semplice, elevata da immagini sorprendenti ed eleganti, da una regia audace e creativa, e da una protagonista magnetica che cattura lo sguardo dello spettatore fin dal primo istante.

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Giovedì 3 aprile: prima serata con i corti in gara